by Stefano Casciani
Da molti anni ormai, come architetto affronti il tema dell’abitare in un contesto culturale sempre più globalizzato. Ne sono un esempio le torri residenziali che stai realizzando ultimamente, in particolare in Estremo Oriente. Questa conoscenza di nuove consuetudini di vita in che modo influenza il tuo progetto degli spazi per la convivialità, in particolare questo nuovo modello per Arclinea?
Thea vuol essere una mediazione - concettuale e fisica - tra le due aree dello spazio cucina, distinte ma complementari, che si stanno affermando come tendenza diffusa nelle abitazioni di standard medio e alto, soprattutto nel Far East. Sono la Wet kitchen, cioè l’area operativa vera e propria per le massime performance funzionali, e la Show kitchen, che fa parte integrante dell’area living: qui si può condividere le ultime fasi della preparazione dei cibi, consumare una colazione in famiglia o servire aperitivi agli amici. Con Thea troviamo una soluzione sia per la Wet che per la Show kitchen: il sistema parete le separa ma le mette anche in comunicazione, sfrutta razionalmente lo spazio e ne fa quindi una cucina adatta non solo a grandi spazi, ma anche ad abitazioni più contenute.
La cucina ‘a maniglia continua’ è una tipologia già da tempo diffusa e apprezzata sul mercato, che la stessa Arclinea ha contribuito a diffondere fin dagli anni ‘70
I tuoi progetti per Arclinea mirano sempre a creare non solo prodotti di alta qualità tecnica, ma anche spazi per il piacere della convivialità, risolti con chiarezza e semplicità. Così anche la cucina Thea, pure con la sua complessità tecnica, si presenta di una grande pulizia formale. Per avere questo risultato che importanza hanno le scelte di dettaglio, come ad esempio eliminare le maniglie convenzionali?
Più che di eliminare, si tratta di trasformare. La cucina “a maniglia continua” è già una tipologia da tempo diffusa e apprezzata sul mercato, la stessa Arclinea ha contribuito a diffonderla fin dagli anni ‘70. Ho pensato quindi di riportare il concept in questo modello, con una veste contemporanea, che amplia l’offerta di soluzioni della Collezione e allo stesso tempo riserva molta attenzione alla qualità dei dettagli. Quindi anche trasmutare la maniglia classica in una lunga “gola”, orizzontale o verticale, serve a migliorare accessibilità e funzionalità alle attrezzature, e insieme semplificare i contenitori, farne delle pareti attrezzate, molto essenziali ed eleganti: come una boiserie continua, che fa assomigliare la cucina a un secondo spazio soggiorno.
Come tutti i prodotti arclinea, anche Thea si inserisce in un sistema dove ogni componente, anche di diversi modelli, può essere integrato agli altri
Dunque si può dire che con Thea hai cercato di creare uno spazio più architettonico anche per questo nuovo tipo di cucina “ibrida”? Quali altre soluzioni di progetto contribuiscono a farne un ambiente funzionale ma anche conviviale, nel pieno senso della parola?
Certamente è molto importante per l’immagine semplice ed essenziale di Thea aver lavorato sull’integrazione tra superfici orizzontali e verticali, caratterizzate entrambe dalla maniglia continua, il Profilo Gola. Per realizzare pienamente le intenzioni progettuali, abbiamo aggiunto diverse altre componenti, soluzioni e dettagli inediti, che migliorano la funzionalità d’uso della cucina. Sicuramente Frame, il sistema di porte che collega le due aree Wet e Show, integrato alla parete attrezzata con il Profilo Gola verticale; oppure il piano Waterfall, con uno spessore molto ridotto e il dettaglio prezioso della lavorazione sugli angoli; e ancora Canto, il banco snack con profilo dal disegno rastremato sui tre lati interni. Come tutti i prodotti Arclinea, anche Thea si inserisce poi in un sistema, la Collezione Arclinea, dove ogni componente, anche di diversi modelli, può essere integrato agli altri: ad esempio, nello spazio della Show kitchen, la Madia, nuovo mobile della Winery Collection Arclinea. Otteniamo così una grande flessibilità di progetto, sia per le dimensioni che per la scelta delle attrezzature e delle finiture. Ritengo dunque raggiunto l’obiettivo di creare una cucina nuova, ma che contenesse in sé tutti gli elementi di una grande sapienza nel costruire spazi conviviali di gusto architettonico.
Art direction: Juma
Video: Forte, @about_forte